ALBRECHT DÜRER
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Articolo tratto da: Il Sole24Ore maggio 2022 (qui il link)
di Armando Torno
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I Problemi, i greci Problémata, la cui attribuzione ad Aristotele è discussa da secoli, conservano un frammento sulla melanconia.
Quasi sicuramente non fu scritto dal filosofo greco; esso nacque nell’ambito della sua scuola, tra i peripatetici.
Propone una novità: il melanconico non è un malato, come sosteneva l’antica patologia umorale dei medici elleni, ma un uomo migliore negli ambiti della cultura, dell’arte e della politica. I neoplatonici ripenseranno l’intuizione e, attraverso la teoria dei “furores”, daranno vita al fortunato modello del melanconico dotato di genio, prossimo alla follia.
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Tale itinerario è inevitabile ripercorrerlo dinanzi all’incisione a bulino del 1514 di Albrecht Dürer Melencolia I, anche se ogni interpretazione dell’artista tedesco è ardua.
Frances A. Yates rimandava all’opera di Agrippa di Nettesheim, De occulta philosophia, per intendere il significato della figura ricordata e per decifrarne l’esoterico messaggio (in The Occult Philosophy in the Elizabethan Age, Londra 1979).
D’altra parte, Dürer fu il principale esponente nordico della teoria che indicava la proporzione come il legame privilegiato tra l’uomo e l’universo. Essa si manifesta attraverso i rapporti: sia in architettura, secondo la lezione di Vitruvio, sia nelle altre arti.
È qui il fondamento della bellezza, della gratificazione estetica.
La geometria, di conseguenza, diventa la disciplina matematica su cui si deve basare il bello architettonico, pittorico e musicale. Queste note consideratele un esercizio per leggere l’opera di Dürer Quattro libri sulle proporzioni umane, che Giuditta Moly Feo ha nuovamente tradotto per Luni (la precedente edizione l’ha curata, con il testo tedesco, nel 2007 per Bononia University Press).
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Si tratta del terzo e ultimo trattato d’arte del pittore e incisore, dopo il manuale di geometria e il testo sulle fortificazioni, nato da una meditazione ventennale sull’essenza della bellezza e sulle regole della pittura.
Forse l’opera fu iniziata tra i due viaggi di Dürer in Italia e poi pensata continuamente.
Il progetto iniziale di un libro dedicato alla pittura, che avrebbe rinnovato gli insegnamenti nelle botteghe tedesche, si è trasformato in una magistrale riflessione sul tema delle giuste proporzioni (libri I e II), in un’ampia parte (libro III) sulla teoria della variazione delle figure con raccomandazioni teorico-pratiche, infine in un’appendice (libro IV) sulla teoria del movimento dei corpi.
Platone nella Repubblica considera un bisogno di eterno «la conoscenza che la geometria cerca», Dürer testimonia che la bellezza nasce da una dura disciplina. Imposta agli uomini e alle cose dalla geometria.
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Il libro: → Quattro libri sulle proporzioni umane. Albrecht Dürer
La casa editrice Luni nasce nel 1992 con lo scopo di diffondere le idee che animano la riflessione italiana rendendo disponibili e accessibili al pubblico italiano molti testi del mondo Orientale spesso introvabili.
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