Okakura Kakuzo

Okakura Kakuzo (1862-1913) fu uno dei grandi studiosi che diffusero in Occidente la conoscenza della spiritualità, della cultura e dell’arte del Giappone e che ne difesero il valore e la specificità contro la furia modernizzatrice degli stessi Giapponesi dell’epoca Meiji.
Fu tra i fondatori della Tokyo Fine Art School (oggi Tokyo National University of Fine Arts and Music) e poi, trasferitosi negli Stati Uniti, lavorò come esperto di arte giapponese presso il Museo di Belle Arti di Boston.
Di Kakuzo Okakura Luni Editrice ha pubblicato anche Lo spirito dell’arte giapponese e Il libro del The.
Il risveglio del Giappone
Dice l’Autore, proprio in chiusura del suo testo, che ricordiamo, è stato scritto nel 1905: «Quando cesseranno le guerre? Nell’Occidente la morale internazionale rimane ben al di sotto del livello raggiunto dalla moralità individuale.
Le nazioni aggressive sono prive di coscienza, e la cavalleria viene dimenticata nella persecuzione dei popoli più deboli. Chi non ha il coraggio e la forza per difendersi è destinato a essere schiavo. È triste per noi pensare che il nostro migliore amico sia ancora la spada. Che cosa significano queste strane combinazioni mostrate dall’Europa – l’ospedale e il siluro, il missionario cristiano e l’imperialismo, il mantenere vasti armamenti come una garanzia di pace? Queste contraddizioni non esistevano nell’antica civiltà dell’Oriente. Non erano questi gli ideali della Restaurazione giapponese, non è questo l’obiettivo della sua riforma.
La notte dell’Oriente, che ci aveva avviluppato nelle sue pieghe, è stata dissipata, ma troviamo il mondo tuttora nel crepuscolo dell’umanità. L’Europa ci ha insegnato la guerra; quando imparerà i benefici della pace?».
Tamiya Iemon è un rōnin senza scrupoli, schiavo della lussuria e della cupidigia. Riunitosi con la moglie Oiwa, che nel frattempo ha dato alla luce un bambino, impiega poco tempo a stancarsi della condizione di povertà in cui si ritrova.
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Il vicino di casa, Itō Kihei, membro del feudo rivale, gli propone di convolare in seconde nozze con la nipote, la bella Oume, innamorata di lui perdutamente, nonché il reintegro al rango di samurai a patto di abbandonare Oiwa.
Il loro piano è diabolico: prima le somministrano con l’inganno un veleno che le gonfia orribilmente parte del viso e porta ciocche di capelli a staccarsi a ogni passata di pettine, poi la accusano ingiustamente di adulterio. […]