Pardini Giuseppe

P rofessore associato di Storia contemporanea all’Università degli Studi del Molise (Campobasso), insegna anche Storia dei movimenti e dei partiti politici e Storia del giornalismo; socio dell’Accademia Pugliese delle Scienze (Bari) e dell’Accademia Lucchese di Scienze Lettere e Arti (Lucca), ha pubblicato, tra gli altri, i libri Roberto Farinacci ovvero della rivoluzione fascista (Le Lettere, 2007), Fascisti in democrazia.
Uomini, idee, giornali, 1946-1958 (Le Lettere, 2009), Nazione, ordine e altri disegni. Vicende politiche nella destra italiana, 1948-1963 (Le Lettere, 2011), Quel che pensava e diceva la gente. Della guerra dell’Italia e della Marina militare nella censura postale, 1940-1945 (dell’Orso, 2015), Mussolini e il grande impero.
L’espansionismo italiano nel miraggio della pace vittoriosa, 1940-1942 (dell’Orso, 2016).

Per Luni Editrice, Prove tecniche di rivoluzione. L’attentato a Togliatti, luglio 1948 (2018), con il quale ha vinto il Premio Acqui Storia 2019 per la Sezione scientifica; Obbedienze disobbedienti. Per una storia delle massonerie nell’Italia del dopoguerra, 1943-1950 (2019) e Curzio Malaparte. Biografia politica (2020).

Prove tecniche di rivoluzione. L’attentato a Togliatti, luglio 1948

Le giornate successive all’attentato compiuto da un giovane nazionalista contro Palmiro Togliatti, segretario generale del Partito comunista italiano, il 14 luglio 1948, misero in serio pericolo la tenuta del nuovo sistema democratico, ad appena tre mesi dall’avvio della prima legislatura repubblicana.

Lo sciopero generale a tempo indeterminato proclamato dalla Cgil e le forti manifestazioni di protesta inscenate dai partiti del Fronte democratico popolare parvero creare un clima insurrezionale in diverse zone del Paese, preludio a una conquista violenta del potere da parte del Pci.
 

Ma il governo di De Gasperi seppe reggere molto bene l’urto, e la dura contrapposizione, anche per un sagace intervento delle forze dell’ordine, scemò nelle 48 ore successive in un niente di fatto, lasciando tuttavia la situazione nazionale ancora in una grande incertezza politica e sotto l’incubo di una ipotetica insurrezione (il fantomatico «piano K») ad opera di quella struttura illegale che veniva definita Apparato paramilitare comunista.

I suoi libri

Curzio Malaparte

Pardini Giuseppe

Obbedienze disobbedienti

Pardini Giuseppe

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