Yumeno Kyūsaku

Yumeno Kyūsaku (Fukuoka, 1868 – Tōkyō – , 1936) è stato uno dei più importanti esponenti del “mystery eterodosso”, declinazione nipponica del poliziesco d’oltreoceano che alla risoluzione razionale dell’enigma predilige l’indagine delle devianze dell’animo umano, incorporando spesso elementi fantastici o grotteschi.
Nel 1926 debutta sulla rivista Shinseinen (Gioventù nuova), pioniera e roccaforte del mystery tra il 1920 e il 1950, firmandosi con l’autoironico nom de plume con cui passerà alla storia, un’espressione che nel dialetto della sua città significa “perdigiorno con la testa tra le nuvole”.
Pressoché dimenticato dopo la sua prematura scomparsa, viene riscoperto durante gli anni
Sessanta incontrando l’entusiasmo di pubblico e critica. Oltre a L’inferno delle ragazze (1936), fra le sue opere più apprezzate si ricordano L’inferno nelle bottiglie (1928), Il miracolo del quadro di stoffa (1929) e il suo capolavoro autopubblicato Dogura Magura (1935).
L’inferno delle ragazze. Yumeno Kyūsaku
Tre indimenticabili protagoniste femminili, al contempo vittime e carnefici, per un’opera in tre atti scritta da uno degli autori più intriganti nel panorama letterario giapponese della prima metà del Novecento.
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Yumeno Kyūsaku trascina il lettore nell’inferno dei vivi mettendo in scena i tragici destini di un’infermiera affetta da pseudologia fantastica, di una giovane controllora innamorata di un autista dall’oscura fama di serial killer, e di una liceale assetata di vendetta contro il preside della sua scuola, macchiatosi di crimini inimmaginabili.
Tre racconti epistolari intrisi di mistero e suspense, che giocano con il lettore inducendolo a interrogarsi se quanto raccontato sia effettivamente la realtà dei fatti ancora prima di domandarsi chi sia il colpevole.
Pubblicata immediatamente dopo la morte del suo autore, l’opera testamento di Yumeno Kyu – saku è una summa delle caratteristiche che lo hanno reso uno dei maestri indiscussi del “giallo atipico” in Giappone.