DUILIO CAMBELLOTTI IN UN VOLUME DI PAOLA PALLOTTINO
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Articolo tratto da: Il nuovo Braidese giugno 2022 (qui il link)
di Gianni Brunoro
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C ome sa chi eventualmente segue questa nostra rubrica, essa è a cura dell’ANAFI, Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione. Dove appunto la “i” finale testimonia un interesse sul quale di tanto in tanto escono volumi di eccellente valore, di cui è il caso di occuparci.
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Vale sicuramente per il saggio di Paola Pallottino intitolato Duilio Cambellotti, che si occupa di un illustratore ma non soltanto fra i più significativi nel panorama italiano di settore, specie per quanto riguarda i primi decenni del Novecento. Preliminarmente, però, è necessaria qualche notizia sulla autrice stessa, la curatrice del volume Paola Pallottino.
La quale, instancabile ricercatrice, ha messo insieme un ineguagliabile archivio personale, costituito da migliaia di dossier sugli artisti dell’illustrazione, ossia tante schede e oltre diecimila pubblicazioni del settore, tra libri e riviste. Però non bisogna assolutamente immaginarla immersa in polverose scartoffie!
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Disegnatrice lei stessa, ha per esempio illustrato con 600 immagini certe edizioni del Nuovo Zingarelli, il famoso Dizionario della lingua Italiana; è stata paroliera di canzoni, per esempio per il CD Donna circo, disco a tematica femminista musicato e cantato da Gianfranca Montedoro; ha scritto i testi di Giovanna d’Arco e di La ragazza e l’eremita per Angelo Branduardi; è lei l’autrice dei testi di canzoni di Lucio Dalla, come Gesubambino (4 marzo 1943) e di Ron, come Il gigante e la bambina, eternamente eseguite da decenni, fino a oggi.
Ma senza dubbio il suo specifico ambito di studio è l’illustrazione, essendo stata professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata e fondatrice del MIL, Museo dell’Illustrazione di Ferrara; oltre che collaboratrice di opere importanti come l’Enciclopedia universale dell’arte, il Dizionario biografico degli italiani, il Dictionnaire des illustrateurs e l’Allgemeines Künstlerlexikon.
È inoltre autrice, in proprio, di opere scientifiche originali come, fra le altre, Storia dell’illustrazione italiana e Dall’atlante delle immagini.
Insomma, si capisce che anche questo suo Duilio Cambellotti è solo la più recente fra le perle di una sua numerosa collana di opere di gran pregi.
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Al di là di questi doverosi riconoscimenti alla maestria, alla cultura, alle variegate esperienze di Paola Pallottino nel settore, chi era dunque l’artista al quale è dedicato questo suo saggio?
Ebbene, si fa presto a dirlo: in Duilio Cambellotti viene focalizzata l’arte di uno dei più grandi illustratori italiani otto-novecenteschi.
Come curatrice, Pallottino fa introdurre il saggio da Giulio Carlo Argan (uno dei giganti della critica d’arte in Italia) e lo conclude col nutrito elenco dei libri illustrati da Cambellotti, le sue frequenti copertine e collaborazioni illustrate a periodici, i suoi bellissimi manifesti; ma soprattutto ne scrive una minuziosa biografia dal suggestivo titolo Il buttero cavalca Ippogrifo, integrata peraltro da una autorevole Nota autobiografica dell’artista stesso e imperdibile valenza del volume una ricca scelta di opere illustrative che fanno capire quale sia stata la sua importanza.
Di Duilio Cambellotti, diremmo che fu “romano de Roma‘,’ essendovi nato il 10 maggio 1876 e ivi deceduto il 31 gennaio 1960.
Però vi ha presenziato bensì come artista, a esempio in quanto membro dell’Accademia di San Luca e Scenografo al Teatro Stabile dal 1905, ma ha lavorato in diverse parti d’Italia come scenografo, scultore, affreschista e decoratore, esercitando inoltre l’attività in diversi settori, come l’oreficeria, la vetrata, la ceramica, il manifesto; ha fatto lo scenografo al Teatro Greco di Siracusa dal 1914, ha partecipato all’esperienza delle scuole dell’Agro pontino e ha illustrato una quantità di libri, tra gli altri, La Divina Commedia, Mille e una notte, Le Favole di Trilussa.
Come si comprende, Cambellotti fu un artista instancabile.
Ma soprattutto uno che si sentiva come il “maestro” e divenne l’esempio lampante di artista-artigiano per eccellenza, perché vedeva nell’arte una finalità sociale globale, moralistica, pedagogica e intendeva renderla fruibile a tutti.
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È la stessa ragione etica per cui operò come incisore, xilografo, pittore, architetto, decoratore, arredatore, designer, grafico, cartellonista pubblicitario, progettista di suppellettili, di oggettistica e di componenti d’arredo, ceramista e illustratore di libri ciò che lo portò a essere considerato in Italia uno degli esempi più “onnicomprensivi” di artista. La scelta delle immagini del saggio rende evidente la sua eccellenza come illustratore di pubblicazioni, specie libri e copertine per riviste, ma anche di pregevoli manifesti.
Come si rileva dai pur limitati esempi qui disseminati.
Gianni Brunoro
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Il libro: → Dulio Cambellotti
La casa editrice Luni nasce nel 1992 con lo scopo di diffondere le idee che animano la riflessione italiana rendendo disponibili e accessibili al pubblico italiano molti testi del mondo Orientale spesso introvabili.
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