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Articolo tratto da: Il Sole 24Ore, novembre 2022 (qui il link)
di Armando Torno
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N el 1946 l’antropologo Giuseppe Cocchiara inviò a Einaudi una proposta: pubblicare Il ramo d’oro di James G. Frazer. Dell’opera v’era una traduzione di Lauro De Bosis basata sulla riduzione che l’autore diede alle stampe nel 1922 uscita a Roma da Stock nel 1925. Cesare Pavese risponderà a nome dell’editore e Il ramo d’oro, compendiato e nell’italiano di De Bosis, (ri)uscirà nella «Collana viola» di Einaudi nel 1950.
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Avrà continue ristampe. Quella che non sarà mai pubblicata da noi è la traduzione dell’edizione integrale, la terza, uscita in dodici volumi nel 1915 da Macmillan. Un lavoro immenso che ora finalmente diventa disponibile in italiano, a cura di Fabrizio Bagatti.
È uscito da Luni il primo volume, i restanti undici sono programmati nei prossimi cinque anni. Non è paragonabile all’opera ridotta.
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Nella stesura maggiore Frazer offre ricerche e materiali oggi inimmaginabili; anzi, taluni dati etnologici da lui raccolti non sono più reperibili. Il primo volume coincide con la parte I de L’arte magica e l’evoluzione dei re, un argomento in due tomi.
Frazer studia l’origine del potere regio, si sofferma sui rapporti tra magia e religione, sull’uso del sangue, sui riti iniziatici. Non è possibile passare al dettaglio la sua ricerca, tuttavia il terzo volume, su Tabù e pericoli dell’anima, è dedicato alle varie interdizioni pericolose se ignorate o violate riguardanti persone, oggetti, azioni entro cui l’individuo si può trovare irretito. Il quarto? Ha come titolo II Dio morente: tratta il sacrificio di esseri divini, animali, vegetali o umani. Inoltre due torni esaminano Adonis, Attis e Osiride, cioè divinità che muoiono e risorgono; un altro, il Capro espiatorio, è sul rituale ebraico e liturgie affini dirette al riscatto delle colpe.
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Su Frazer si è detto di tutto. Considerato l’epilogo dell’etnologia evoluzionistica (che ebbe in Inghilterra il suo riferimento in Edward B. Tylor), si è anche giudicato il suo vasto lavoro come preistoria delle scienze religiose. Nessuno, tuttavia, può negargli il merito fondamentale di avere esteso l’indagine etnologica sulle credenze e i riti a tutte le popolazioni primitive e alle sopravvivenze nel folklore dei popoli moderni; e di avere applicato i criteri di tali ricerche alle genti del Mediterraneo antico.
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Nell’appendice al torno I Frazer si confronta con le tesi di Hegel contenute in Filosofia della religione. Espone concezioni sgradite a numerosi fedeli: «Nell’evoluzione mentale dell’umanità, un’epoca di magia ha preceduto un’epoca di religione».
E quest’ultima mira a controllare la natura «indirettamente» con «la mediazione di uno o più potenti esseri soprannaturali cui l’uomo si appella».
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Il libro: → Il ramo d’oro. Uno studio sulla magia e la religione
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La casa editrice Luni nasce nel 1992 con lo scopo di diffondere le idee che animano la riflessione italiana rendendo disponibili e accessibili al pubblico italiano molti testi del mondo Orientale spesso introvabili.
Credenze e riti delle popolazioni primitive
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