Ritorna l’opuscolo di Giovanni Papini, del 1953, dal titolo Le disgrazie del libro in Italia (Luni Editrice, pagg. 32, C 8; prefazione di Roberto Palazzi).
Pagine fulminanti, in cui ricorda che quando un «italiano desidera leggere un libro», ricorre a uno dei seguenti modi.
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1) Lo chiede in omaggio all’editore;
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2) Lo chiede «in grazioso dono» all’autore;
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3) Cerca di farselo «regalare da qualcuno che l’abbia ottenuto gratis»;
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4) Lo chiede «in prestito a un amico, col segreto proposito di non restituirlo»;
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5) Lo prende in prestito in biblioteca;
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6) Lo cerca in una biblioteca circolante;
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7) Lo ruba, se gli riesce, «in casa di un conoscente o nella bottega di un libraio».
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Se questi mezzi falliscono, prende una «decisione eroica»: lo compra.
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Il libro: → Le disgrazie del libro in Italia
Non crediamo ci sia esempio più fulgido delle parole di Giovanni Papini, scritte 80 anni fa e oggi riproposte integralmente con una splendida introduzione di Roberto Palazzi, libraio antiquario e profondo esperto del mondo del libro, per rappresentare lo “stato del libro” in Italia, oggi come allora, precario, spesso deludente, senza prospettive di guadagni, affidato al cuore di quei pochi lettori (sempre meno) che con coraggio continuano a comperare libri.
Giovanni Papini (1881-1956), scrittore d’avanguardia del pensiero culturale italiano, fu impegnato nei primi anni del secolo in una intensa attività letteraria; sue sono le riviste «Leonardo», «La Voce» e «Lacerba», autore, tra gli altri, de Il crepuscolo dei filosofi, Gog e Il Giudizio Universale. Di Papini Luni ha già pubblicato Chiudiamo le scuole!
La casa editrice Luni nasce nel 1992 con lo scopo di diffondere le idee che animano la riflessione italiana rendendo disponibili e accessibili al pubblico italiano molti testi del mondo Orientale spesso introvabili.
Giovanni Papini
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