Amori e cortigiane del Mondo Fluttuante
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“Nessuno riesce a passare una sola giornata in una casa di appuntamenti dicendo la verità. È il mestiere delle cortigiane dire ciò che non è… Gli intrattenitori fanno i buffoni. La sorvegliante si esercita ad apparire terribile. Le apprendiste fanno finta di non stare dormendo. La tenutaria si costringe a ridere… Per quanto riguarda il padrone, l’unica cosa a cui pensa è la situazione finanziaria del cliente”.
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Fin dalle prime pagine non c’è da farsi illusioni, frequentare il mondo delle cortigiane di lusso vuol dire essere circondati dalla finzione:
ognuno deve recitare una parte per sopravvivere in quel microcosmo della società giapponese antica, così mitizzato, fastoso, ma anche intriso di squallore e di nascosta violenza.
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Ognuno è allo stesso tempo sfruttatore e sfruttato, carnefice e vittima
– le cortigiane, vere e proprie schiave del tenutario, che devono tenere legato a sé il cliente raccontandogli bugie e facendosi pagare a peso d’oro; i clienti, che devono continuamente dimostrare la loro ricchezza, spendono esibizionisticamente cifre da capogiro e si illudono perfino di essere veramente amati dalla loro cortigiana preferita; le sorveglianti, ex cortigiane sfruttate e vessate, che finalmente possono rifarsi maltrattando le ragazze più giovani che le hanno rimpiazzate nella professione.
I quartieri di piacere sono un teatro dove tutti portano una maschera e lo sanno, ma non possono sfuggire alla propria condizione.
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Saikaku racconta le loro vicende con realismo e ironia, tenendosi sempre in equilibrio tra una visione disincantata degli esseri umani e la comprensione per le loro debolezze, le loro difficoltà, i loro fallimenti, senza giudicarli.
È lucido, però, non vuole nascondere nulla rivelando i retroscena per niente glamour di una società che rincorre il lusso e la fama, basata sull’edonismo, l’ostentazione del denaro, il privilegio e l’ossessione per bellezza e la giovinezza…
Il Giappone del 1600 in questi racconti ha lo strano gusto della contemporaneità.
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Dall’introduzione di “Amori e cortigiane del Mondo Fluttuante”
“Uscì nell’inverno del 1693, a pochi mesi di distanza dalla morte di Saikaku, con un carattere esplicitamente commemorativo”
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“Rimane ancora un pentolone Il risveglio del ferravecchio
Che c’è di peggio che restare senza ombrello sotto l’acquazzone? Fujisake, l’amante incomparabile, quella notte lo aspettava. La pioggia che gli bagna le maniche lo mette in imbarazzo. Un incontro nella massima semplicità. Il sogno finisce all’alba con l’apertura del furoshiki.”
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Amori e cortigiane del Mondo Fluttuante
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