Autobiografia del fascismo. Antologia dei testi fascisti dal 1919-1945
Per un verso non vuol costituire un doppione di quelle esistenti sia nell’impianto metodologico, sia nel tipo di approccio alla realtà italiana durante il fascismo sia, salvo pochi casi quasi d’obbligo, nella scelta dei testi utilizzati.
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Per un altro verso vuole richiamare l’attenzione su una serie di aspetti della realtà fascista che sono in genere sottovalutati (e assai spesso ignorati e addirittura negati) mentre possono essere – se opportunamente individuati e correttamente inquadrati – estremamente significativi per comprendere i termini reali di discussioni e di ipotesi di lavoro oggi portate avanti, in Italia e soprattutto all’estero, da numerosi studiosi, desiderosi di approfondire ulteriormente il discorso storico e, quindi, la reale comprensione del fascismo.
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Detto in sintesi e nel modo più chiaro possibile, questa antologia si propone due obiettivi, paralleli e, a ben vedere, integrativi l’uno dell’altro.
E quello di mostrare e di evidenziare come questa linea si articolasse concretamente al suo interno, si sostanziasse di posizioni, tendenze, suggestioni culturali, stati d’animo, aspirazioni, velleità non solo molteplici, ma spesso tra loro assai diverse e talvolta inconciliabili. Insomma, come del resto dice esplicitamente il suo titolo, questa antologia si propone di offrire un tentativo di autobiografia del fascismo, una visione del fascismo vista con gli occhi dei fascisti e giudicabile sulla base delle loro stesse idee e dei loro stessi stati d’animo.
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Renzo De Felice (1929-1996) ebbe come maestri Federico Chabod e Delio Cantimori; dopo i primi studi sul giacobinismo, passò a occuparsi prevalentemente di fascismo. Iscritto al Pci, ne uscì nel 1956 in seguito ai fatti di Ungheria.
Ha insegnato a Salerno e alla Sapienza di Roma. Nel 1970 fondò «Storia contemporanea», edita dal Mulino. Fra le varie collaborazioni giornalistiche si segnalano, dal 1968 al 1972 quella al «Corriere della sera», diretto da Giovanni Spadolini, e dal 1974 a «il Giornale nuovo» di Indro Montanelli.
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Autobiografia del fascismo.
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