Bubishi. Una storia arcana
Non è affatto chiaro, il modo in cui il Bubishi, antico manuale di arti marziali cinesi, sia comparso sull’isola di Okinawa.
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La sua provenienza non è univocamente definita e al riguardo gli studiosi del settore avanzano numerose interessanti ipotesi. Di fatto, a Okinawa, si ritiene che questo manuale sia uno dei documenti più importanti relativo alla storia e all’evoluzione delle arti marziali sviluppatesi sull’isola.
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Questo sintetico volumetto, copiato e ricopiato più volte a mano, simile più a un quaderno d’appunti che non a un libro vero e proprio, non possiede un suo impianto organico e razionale nella forma espositiva:
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tecniche di percossa sui punti vulnerabili del corpo umano, oltre al Bunkai del Kata Happoren e uno studio, seppur approssimativo, sulle erbe medicinali e sul loro corretto impiego in caso di traumi o di ferite.
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Il Bubishi è suddiviso in tre sezioni:
la prima, riferentesi alla storia e alla genealogia della Scuola della Gru Bianca, contiene una descrizione per immagini di 48 tecniche di difesa personale a corta distanza. La seconda parte tratta, seppur succintamente, del modo più adatto con cui utilizzare le mani per colpire efficacemente i punti vulnerabili del corpo umano. La terza sezione è prodiga di consigli utili sui rimedi più opportuni da utilizzare nel caso in cui ci si debba curare da traumi o ferite riportati in combattimento.
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Gianni Tucci, profondo conoscitore del Bubishi, illustra sia con la riproduzione dei disegni originali sia con fotografie e descrizioni minuziose, ogni aspetto di questo antico manuale e questo libro non potrà che aprire una nuova finestra per gli studiosi di karate e di arti marziali in generale.
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Bubishi. Una storia arcana.
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