Bushidō. L’anima del Giappone
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Dice magistralmente Nitobe: «…Senza una comprensione del Feudalesimo e del Bushido (il codice cavalleresco dei samurai), le idee morali dell’attuale Giappone restano un libro sigillato».
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Sol Levante
La divinazione, i resti del feudalesimo, l’anima dei Ronin, la penna e l’arme dei Samurai, finanche gli stratagemmi nel combattimento e nel gioco, rivestono un interesse che è non solo dei cultori o dei praticanti delle arti marziali, ma di qualsiasi lettore che desideri immergersi in un mondo tanto reale quanto leggendario.
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Bushidō (武士道) è un codice di condotta e uno stile di vita, composto da una serie di regole e principi filosofici tradizionalmente adottato dai samurai, la casta guerriera giapponese.
Significa letteralmente “La Via del guerriero”, essendo bushi (武士) la parola giapponese per “guerriero” e dō per “Via”, intesa come il cammino migliore da seguire per perseguire un obiettivo.
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Bushidō è descritto come un codice morale specifico che tutti i membri della classe dei samurai erano obbligati a seguire. Le Otto virtù di Bushidō definite da Nitobe Inazōsono modo concatenate l’una all’altra e nessuna è inscindibile dalle altre. Questi di seguito erano i principi che ogni samurai doveva seguire.
Il concetto di Bushidō è comunemente associato alle norme morali di Nitobe Inazō, poiché il suo libro – “Bushidō: L’anima del Giappone” ha reso popolare il termine a livello internazionale.
Il libro di Nitobe Inazō, fu scritto in inglese e pubblicato per la prima volta a New York nel 1899 con l’intento dell’autore di far conoscere l’etica dei samurai e la loro epopea al mondo occidentale, fu tradotto successivamente in giapponese nel 1908 da Sakurai Hikoichiro.
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Bushidō
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