Carosello. Ingegno italiano
Franco Liuzzi ha passato anni a raccontare fatti e aneddoti su Carosello, questa curiosa interpretazione italiana della comunicazione televisiva che, come ama dire, “doveva pur confluire da qualche parte, in qualcosa di tangibile: un libro dedicato a Carosello”.
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A molti piace ricordare i tempi del boom, perché quell’Italia ci piace più di questa di oggi.
Chi era piccolo ai tempi dei primi Carosello si “tuffava” nel televisore per lasciarsi inondare di battute, film, sketches, canzoni. Per scoprire un mondo nuovo di cui ci si poteva sentire parte. Carosello era entrato nel parlato di tutti i giorni, le battute folgoranti dei grandi autori delle pubblicità sono diventati “tormentoni” per anni, decenni, così tanti che riempirebbero da soli un libro intero di aforismi.
Per moltissimi anni Carosello ha determinato la notte e il giorno dei bambini: “Ragazzi, dopo Carosello, tutti a nanna!”; era l’appuntamento della giornata di adulti e bambini, fresco, pulito, divertente, la finestra sul mercato aperta per tutti.
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Bisogna ammettere che si fa fatica a non rimanere incantati davanti alla sceneggiatura di Totò per il brodo Star, alle evoluzioni della plastilina di Fusako, alla linea di Cava, ai pupazzi animati di Armando Testa, all’infinito caleidoscopio di interpretazioni di Attori (con la A maiuscola), alle animazioni di Nino e Toni Pagot (Calimero), di Nedo Zanotti (Bill e Bull), di Gino e Roberto Gavioli (Mammut Babbut e Figliut), di Pierluigi De Mas (il Mastro Bombardone), di Bruno Bozzetto (il Signor Rossi), di Marco Biassoni (Lancillotto), alle evoluzioni di Luciano Emmer nel progettare nottetempo la sigla.
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Leggere questo libro vi farà venire in mente alcuni passaggi della vostra vita. In ogni personaggio, in ogni frammento musicale, in ogni rima, troverete un pezzetto di voi. È questo ciò che adora l’autore del volume, che vale anche per quelli che non sono nati in quegli anni.
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La storia di Carosello è così ricca di spunti che si potrebbero raccontare tantissime sotto-storie.
Tante quanti sono coloro che l’hanno attraversata anche solo per poco. Tanti quanti siamo noi, tutti, che ce la siamo fatta raccontare dal televisore in quegli anni. Ecco il perché di questo libro. E sulla famosissima sigla di Carosello vi invitiamo a “entrare” in un mondo che ancora oggi rimane insuperato, entrare e visitare i personaggi, le storie, le avventure di chi ebbe la fortuna di essere creatore e al tempo stesso parte attiva di un momento unico nella storia della televisione italiana.
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Franco Liuzzi è nato nel 1957 a Monopoli (Ba). Dal 2003 insegna Comunicazione d’impresa al Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari ed è Direttore di Moscabianca, impresa di comunicazione.
Gira l’Italia raccontando le sue storie: Carosello. Ingegno italiano, “La Linea è libera” dedicata ad Osvaldo Cavandoli e “Quizquilia”.
Nel 2018 ha organizzato “64 anni di Televisione” e un’edizione speciale de “La Linea è libera” con Sergio Cavandoli e nel 2017 “I 60 anni di Carosello” con Fusako Yusaki. Carosello. Ingegno italiano
Nel 2018 ha organizzato “64 anni di Televisione” e un’edizione speciale de “La Linea è libera” con Sergio Cavandoli e nel 2017 “I 60 anni di Carosello” con Fusako Yusaki. Carosello. Ingegno italiano
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