Consigli a un giovane scrittore. Sull’influenza in letteratura
In un’epoca segnata dalle avanguardie come la prima metà del Novecento, in cui tutti i linguaggi pittorici, letterari, musicali, architettonici vengono messi in discussione, fatti esplodere, ricombinati fino alla dissoluzione di tutte le forme, André Gide riesce a imporsi con uno stile che è l’essenza stessa del classicismo.
*
I suoi ispiratori sono i più grandi autori del passato: Goethe, Keats, Virgilio, Montaigne e molti altri ancora. Proprio con continui riferimenti e collegamenti lo scrittore arriva a rivendicare l’importanza di lasciarsi ispirare dalla grande letteratura, perché per esprimere una vera originalità non occorre volersi mostrare originali a tutti i costi.
Conciso, essenziale e volutamente provocatorio, Gide trova in questi due saggi una sintesi perfetta tra l’emozione più profonda e il rigore stilistico.
Rivolgendosi con i suoi aforismi a un giovane scrittore, forse reale, forse immaginato, parla allo stesso tempo anche al lettore, dandogli il senso di ciò che rappresentano l’ispirazione e il processo creativo, ma anche la difficile disciplina dello scrivere, senza la quale nulla potrebbe “nascere” dalla penna pur prolifica di un autore.
*
André Gide nasce a Parigi nel 1869 da una ricca famiglia dell’alta borghesia.
Nel 1893 parte per un viaggio in Italia, Tunisia e Algeria, dove prende coscienza della propria omosessualità. Da quel momento si susseguono le sue opere fondamentali, quasi tutte di ispirazione autobiografica alla quale aggiunge una fase di impegno sociale e politico: nel 1930 aderisce al partito comunista francese e nel 1936 si reca in Unione Sovietica, ma denuncia la dura realtà del regime in Ritorno dall’URSS. Disilluso e amareggiato, decide di ritirarsi dall’impegno pubblico e nel 1947 viene insignito del Premio Nobel per la letteratura. Muore a Parigi nel 1951.
*
Consigli a un giovane scrittore – Consigli a un giovane scrittore. André Gide
Scopri tutta la collana → Il sogno di Gutenberg
Recensioni