Del successo in libreria – Lettera ad André Gillon
«Ho deciso fermamente di attrarre tutte le persone di talento…».
«Vi dico che rinnoveremo interamente tutto il mondo del libro francese: i librai non saranno più in grado di riconoscere le loro librerie».
«Je suis né donateur».
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Già da queste semplici frasi di Bernard Grasset si può intuire la cifra estremamente complessa e ardita del suo essere editore.
Dopo aver fondato nel 1907 la sua casa editrice, vinse nel 1911 e 1912 il più importante premio letterario francese, il Prix Goncourt, e l’anno successivo, guidato soltanto dall’intuito e senza averlo mai letto, pubblicò Dalla parte di Swann, il primo volume di Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, forse il più grande capolavoro del Novecento.
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I suoi collaboratori più stretti affermavano che egli procedeva per “colpi di illuminazione”, inventando di fatto le moderne metodologie di vendita dei libri;
se dopo la Prima guerra mondiale ha svolto un ruolo importante nella diffusione degli autori contemporanei, scoprendo talenti e credendo fortemente nelle loro opere, fin dagli inizi della sua carriera ha apportato tali innovazioni da modificare per sempre il concetto di editoria: ha introdotto le altissime tirature nei libri, ha inventato la pubblicità letteraria e la promozione del libro, i servizi stampa, la cura dell’oggetto libro modernizzando la stessa tipografia.
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In questo volume vi è il sunto delle sue idee e del suo modo di procedere come editore (non va dimenticato che con le sue edizioni è passato indenne attraverso due guerre mondiali) e in estrema sintesi il suo pensiero, lineare, pulito, semplice e accessibile, dimostrandoci che le grandi idee sono molto spesso già presenti tra di noi: ci vuole solo qualcuno in grado di intuirle e realizzarle.
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Bernard Grasset (Chambéry 6 marzo 1881 – Parigi 20 ottobre 1955) è stato un editore francese. Grazie alla straordinaria capacità di editore attirò a sé autori come Raymond Radiguet, Il diavolo in corpo, Blaise Cendrars, L’Oro. La straordinaria storia del generale Suter e poi Jean Giono, Philippe Soupault, André Malraux e innumerevoli altri, vincendo nuovamente nel 1935 il Premio Goncourt. Il suo modo di essere editore ha definito e cambiato il modo di vendere e promuovere i libri nella storia del Novecento.
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