Fernando Pessoa. Poesie esoteriche
Fernando Pessoa è universalmente noto per la folla di eteronimi da lui creati e attraverso i quali egli ha espresso le molteplici sfaccettature del suo animo e del suo pensiero.
*
Ma questa moltitudine di “doppi” ha un centro segreto: è la sua produzione esoterica in versi e in prosa, che costituisce il culmine della sua opera ortonima.
In una nota scritta nel periodo in cui cominciavano a prender forma i principali eteronimi, egli scrisse: “Mi sento multiplo. Sono come una stanza dagli innumerevoli specchi fantastici che distorcono in riflessi falsi un’unica anteriore realtà che non è in nessuno ed è in tutti”.
Al centro della sua poesia esoterica sta appunto questo Io anteriore che, in accordo con la tradizione gnostica alla quale Pessoa si richiamava esplicitamente, è descritto come un re esiliato dalla sua Patria celeste e prigioniero in questo mondo falso e irreale.
*
È tradotta in questo volume un’ampia scelta delle poesie esoteriche di Pessoa,
accompagnata dai testi originali e corredata da una introduzione critica e da un essenziale commento che ne illustrano i fondamenti teoretici e i rapporti con gli altri suoi scritti.
Mirabile punto d’arrivo di questo grande filone creativo è il poemetto Messaggio, unico libro poetico in portoghese da lui pubblicato, l’anno prima della morte: in esso è pienamente sviluppato quel grande mito profetico-politico incentrato sulla figura messianica del Re Don Sebastiano che lo ossessionò per tutta la vita.
*
Fernando António Nogueira Pessoa (Lisbona 1888 – 1935), rimasto orfano di padre all’età di cinque anni, segue a Durban, in Sudafrica, la madre risposatasi con un diplomatico.
Dopo aver frequentato le scuole in quella città ed essersi iscritto all’Università di Città del Capo, ritorna definitivamente a Lisbona nel 1905. Impiegato come corrispondente commerciale inizia a scrivere poesie ed entra in contatto con l’ambiente dei circoli culturali e delle riviste letterarie. In una nota autobiografica scrisse della sua professione: «La definizione più propria sarà “traduttore”, la più esatta quella di “corrispondente in lingue estere in aziende commerciali”.
*
L’essere poeta e scrittore non costituisce una professione, ma una vocazione».
In vita Pessoa pubblica solo una minima parte del suo enorme lavoro, fra cui il poema politico-profetico Mensagem, da lui dato alle stampe nel 1934, l’anno prima della morte. L’ultima frase che scrisse fu in inglese: I know not what tomorrow will bring, «Non so cosa porterà il domani».
*
Francesco Zambon è professore emerito presso l’Università degli Studi di Trento.
Ha dedicato i suoi studi alla letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo, al ciclo romanzesco del Graal e ad altri aspetti della narrativa francese medievale, alla poesia dei trovatori, alla dottrina e ai testi catari, alla mistica amorosa del XII e XIII secolo, alla letteratura italiana delle origini (in particolare a Dante) e alla poesia contemporanea italiana ed europea. Per Luni ha pubblicato Il fiore inverso. I poeti del «trobar clus» (2022).
*
Scopri tutta la collana Grandi Pensatori d’Oriente e d’Occidente
Fernando Pessoa. Poesie esoteriche
Recensioni