Fondamenti di Tai Chi Chuan
Questo libro è la traduzione del “Dialogo sul Tai Chi Chuan” scritto nel 1926 dal professor Ch’en Wei-ming, allievo del grande Maestro Yang Cheng-fu. Il volume è scritto in forma di domande e risposte, per rendere più agevole e chiara l’esposizione di una materia così complessa.
Il Tai Chi Chuan (lett. Pugilato della Suprema Polarità) è diventato oggi particolarmente di moda e molti neofiti si avvicinano a esso con grande interesse.
Lo studio del Tai Chi Chuan è prettamente empirico: senza la costante pratica non si può arrivare a comprendere le vie che il Tai Chi apre: fisiche, energetiche, mentali.
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Questo volume vuole essere la spiegazione a molte delle domande che i nuovi e i vecchi praticanti spesso si fanno, non trovando purtroppo mai una risposta.
Nella sua semplicità – il testo è concepito come domanda e risposta – il volume è agevole, semplice, fornendo al contempo una grande quantità di informazioni e chiarimenti che mai sono stati raccolti insieme. È proprio la difficoltà di trovare un testo «teorico» sul Tai Chi, e non didascalico, che rende i Fondamenti di Tai Chi Chuan un volume unico nel panorama delle arti marziali, e in particolare in Italia.
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Le persone che hanno lavorato alla compilazione, stesura e traduzione del libro sono tutti praticanti che hanno fatto del Tai Chi Chuan la loro vita e sono per capacità e conoscenza fra i migliori interpreti fra l’enorme nugolo di maestri oggi presenti.
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Tiziano Grandi (1960) si è interessato fin da giovane alle arti marziali; ha iniziato praticando kick e thai boxe e ha studiato in Thailandia e poi negli Stati Uniti con Benny «The Jet» Urquidez. In seguito ha iniziato a girare il mondo alla ricerca di Maestri. Dopo un incontro con un «uomo straordinario» iniziò a studiare Tai Chi Chuan ricevendo l’autorizzazione dalla Cheng Man Ch’ing Tai Chi Chuan Study Association di rappresentarli ufficialmente in Italia.
Marco Venanzi (1950), medico, libero professionista, è specializzato in omeopatia e agopuntura. Ha iniziato la pratica delle arti marziali a 14 anni con il Judo e dopo aver studiato le discipline giapponesi è diventato insegnante di Tai Chi Chuan stile Yang. È presidente dell’Associazione «Il Drago che nuota», che promuove lo studio e la pratica delle discipline taoiste e il dialogo con la tradizione spirituale occidentale.
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