Gutenberg. L’inventore della stampa
Il 23 febbraio 1455 Johannes Gutenberg ultimò la famosa “Bibbia a 42 linee”, in caratteri gotici, andando così a costruire e definire quello che comunemente viene chiamato libro; quel giorno segna la nascita dell’Era della riproducibilità tecnica della memoria.
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La Bibbia di Gutenberg ha in sé un prima e un dopo: il “prima” erano fogli scritti a mano, copie uniche che per essere riprodotte dovevano venire ritrascritte; nel “dopo” bastava imprimere su dei fogli un alfabeto fatto di caratteri “mobili”, e si potevano stampare tanti esemplari quanti se ne desideravano.
Per l’umanità, osiamo dire, è stato come scoprire il fuoco.
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Alphonse de Lamartine ci mette di fronte a un fatto ineluttabile: attraverso il percorso della parola dal suono originario fino alla fissazione sulla carta tramite la scrittura e la stampa a caratteri mobili, ci ricorda quale è stata la rivoluzione che il torchio tipografico ha comportato per l’umanità.
La storia di Johannes Gutenberg, animato dall’idea di rendere fruibile a tutti il testo sacro per eccellenza, la Bibbia, è quella di un uomo che per realizzare la propria invenzione dovette affrontare innumerevoli traversie personali, familiari ed economiche. E come è spesso capitato nel corso del tempo, è anche la medesima storia di chi con le sue invenzioni ha cambiato il corso della storia.
L’autore ci illustra le tappe dei tentativi di Gutenberg, le difficoltà, le amarezze che accompagnarono il suo lavoro e il mancato riconoscimento dei meriti che gli spettavano (basti pensare che soltanto cinque secoli dopo la sua città, Magonza, gli dedicò un museo dove sono conservate due copie della sua celebre Bibbia).
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Pubblicando questo testo cerchiamo di rendere omaggio a quel genio dell’umanità che ha cambiato il nostro modo di vivere.
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Alphonse de Lamartine (1790 – 1869), è stato un letterato, storico e politico figlio della sua epoca. Nato in uno dei periodi più caldi della storia di Francia, visse l’ascesa e la caduta di Napoleone da vicino e abbracciò la carriera politica e diplomatica fin da giovanissimo.
La passione per la poesia e le lettere non gli impedì di raggiungere importanti incarichi politici e di dedicarsi, come storico, allo studio del suo presente accedendo a fonti primarie di documenti. Ricordiamo tra le tante opere pubblicate l’Histoire des Girondins del 1846, e l’imponente Histoire des Constituants in quattro volumi.
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Book Lover –
Sono così entusiasta di leggere questo. È meraviglioso!!