Henry Dunant. La Croce di un uomo
Di nazionalità svizzera e canadese, Corinne Chaponnière ha conseguito un dottorato in lettere e un master in scienze politiche all’Università di Ginevra.
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Parallelamente alla carriera di giornalista per la Televisione Svizzera in qualità di reporter e, in seguito, di corrispondente a Bruxelles, ha proseguito le proprie ricerche nell’ambito della storia delle idee e della storia dell’arte.
Ha pubblicato diversi saggi a soggetto storico, tra cui Le mystère féminin (1989), Femmes en guerre, femmes de paix (2002), La mixité
(2005), Les quatre coups de la Nuit de Cristal (2015), Seule une valse (2021).
Henry Dunant, la croix d’un homme, opera pubblicata nel 2010 e nel 2018 in seconda edizione, è unanimemente considerata come la migliore biografia del fondatore della Croce Rossa.
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Basandosi sui ricchissimi fondi della corrispondenza della Biblioteca di Ginevra, sulla documentazione raccolta nell’ambito della Società Henry Dunant, su sue ricerche in fondi privati, nella stampa e nelle cronache dell’epoca, Corinne Chaponnière è riuscita a rinnovare l’immagine di Dunant.
Liberandolo dalla sua leggenda e guardandosi da ogni agiografia, ci dà un’immagine contrastante del fondatore della Croce Rossa, con i suoi slanci di generosità e le sue piccole meschinità, le sue grandi ambizioni e le sue abissali depressioni, i suoi immensi successi e i suoi fallimenti dolorosi.
Non più il supereroe che alcuni agiografi avevano creduto bene d’incensare, ma un uomo sceso dal piedistallo, con la sua grandezza e le sue debolezze, i suoi sogni e i suoi piccoli calcoli, le sue idee geniali e i suoi difetti, ma infinitamente più vicino all’immagine che esce dai documenti e, soprattutto infinitamente più umano.
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L’autrice, per questa biografia, ha optato per un ordine cronologico rigoroso, il più imparziale possibile nelle sue tematiche e nello
svolgimento delle sue diverse parti.
La vita di Henry Dunant presenta così altre linee di forza oltre a quella che spesso si è tentato di definire.
Se il tracciato spettacolare tra Solferino e la Convenzione di Ginevra gli ha dato la palma della sua universalità, tutta la sua rimanente esistenza, con il suo percorso a zig zag, testimonia un’umanità fallace e vulnerabile alle contingenti crudeltà della sua epoca.
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Henry Dunant è tutto questo insieme: un pioniere visionario e un rancoroso affarista, un grand’uomo che non fu sempre grande, una figura esemplare e una persona ordinaria, con tanti difetti e altrettante qualità.
Rappresentandolo com’è e raccontando la sua vita senza compiacimento, questa biografia non cerca di abbattere un’icona, ma di provare, al contrario, che è alla portata di tutti, non solo dei geni o dei santi, far fare all’umanità dei passi da giganti.
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