I Thugs. Gli strangolatori sacri dell’India
La setta, di antica origine, uccideva le proprie vittime in nome della dea Kalì che prometteva ai suoi adepti il paradiso.
*
Molte furono le difficoltà incontrate nell’opera di eliminazione dei Thugs, presenti su gran parte del territorio indiano e abilissimi nel non lasciare tracce dei propri omicidi, grazie anche alle connivenze con gli stati indigeni locali e con funzionari corrotti che li proteggevano in cambio di una parte del bottino derivato dalla spoliazione delle vittime.
Tutto ciò avveniva con raduni annuali delle bande che, una volta completato il loro “lavoro”, si recavano a rendere omaggio al tempio della loro dea.
*
Il generale Sir William Henry Sleeman (1788-1856) fu amministratore nell’India britannica, divenuto famoso per aver soppresso la setta dei Thugs.
Nel 1835, dopo aver catturato un Thug, lo convinse ad aiutarlo nella ricerca di prove contro la setta: in questo modo Sleeman venne a conoscenza degli omicidi grazie a una fitta rete di informatori che per raccontare le vicende vennero tutelati da probabili vendette (tra i tanti arresti ci fu un Thug che disse di aver strangolato 931 persone con il suo turbante). Grazie al suo lavoro riuscì a smantellare la setta dei Thugs, vera piaga dell’India da secoli. Le sue gesta hanno ispirato innumerevoli storie e racconti.
*
Recensioni