Il mastino dei Baskerville. Arthur Conan Doyle
Quando sir Charles Baskerville muore in circostanze misteriose, Sherlock Holmes viene chiamato a indagare nella brughiera inospitale e desolata. Il re dei detectives deve affrontare il suo caso più intricato, per non dire diabolico, e dovrà fare ricorso a tutte le sue capacità di deduzione per risolvere il mistero agghiacciante del terribile mastino dei Baskerville, in un susseguirsi senza respiro di colpi di scena.
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Pubblicato a puntate nel 1901 dal giornale inglese The Strand Magazine, è uno dei racconti più celebri del famoso investigatore. Conan Doyle trasse l’ispirazione da un soggiorno a Dartmoor, una regione selvaggia del Devon, con un paesaggio arcano, inospitale, tra paludi e brughiere, in cui circolavano strane leggende di bestie soprannaturali; qui si trovava anche una tetra prigione che lo scrittore visitò.
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Immerso in quest’atmosfera inquietante, tra leggende e superstizioni, Conan Doyle trova il materiale perfetto per una serie di vicende in cui il più fitto mistero si accompagna a una logica implacabile.
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Arthur Ignatius Conan Doyle (Edimburgo 1859 – Crowborough 1930), laureatosi in medicina esercitò prima come medico di bordo su due navi e in seguito a Londra nel suo studio privato.
Lo straordinario successo presso il pubblico inglese e americano dei suoi racconti metteva però in ombra la restante produzione letteraria di Conan Doyle alla quale egli teneva moltissimo, al punto che nel 1893 decise di far morire Sherlock Holmes nel racconto L’ultima avventura.
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Conan Doyle, liberatosi dal suo ingombrante personaggio, si dedicò a una febbrile produzione letteraria e cominciò a interessarsi all’occultismo. Nel 1901 si convinse a pubblicare una nuova avventura di Sherlock Holmes, Il mastino dei Baskerville, che fu seguita nel 1903 dal Ritorno di Sherlock Holmes.
Gli ultimi racconti sul famoso detective furono scritti nel 1917 (L’ultimo saluto di Sherlock Holmes), dopo di che Conan Doyle si immerse completamente nelle sue ricerche sullo spiritismo e l’occulto e nella sua restante produzione letteraria.
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Fabio Sironi, milanese, dal 1982 ha iniziato a collaborare con il quotidiano Il Giorno e dal 1987 con il Corriere della Sera con illustrazioni, ritratti, caricature, graphic novel e reportages.
Dal 2016 è impegnato nel progetto Teatro Fracking che vede l’incontro tra pittura, musica e video nel segno della performance. Per Luni Editrice ha illustrato nel 2020 Le avventure di Pinocchio e con la stessa casa editrice nel 2022 ha pubblicato Cento volti delle parole, una selezione di cento ritratti di personaggi della letteratura mondiale.
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