Il vecchio Maestro Zen
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Tanti punti di vista nascono dallo studio profondo e dalla dedizione alle discipline alla cultura orientale dell’autore, che ne ha fatto parte sostanziale della propria vita.
A ciò si aggiunga l’estrema misura, innata in questo gentiluomo inglese, che induce la forma agile, vivace e talvolta folgorante dei racconti, tanto più incisivi quanto più la trama di eventi spiritualmente complessi viene stemperata in un fraseggiare breve e conciso.
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Eppure tanta semplicità, sotto il colore della vivezza e dell’interesse etnografici, sottende valori di infinito peso e di grande civiltà. Non necessariamente valori religiosi, quanto etici: è il bene e la correttezza di ciascuno che fanno di una comunità una vera comunità.
Leggett scrive quasi a ruota libera, come dice lui stesso nella pagina di prefazione, affidandosi agli insegnamenti dei maestri e alla memoria personale, con una vivacità di intelletto e di spirito che affascina e che, allo stesso tempo, invita con tutta la naturalezza dell’umiltà alla riflessione il ripensamento. Non mancherà certo a ciascuno l’occasione, nella vita di ogni giorno, di potersi trovare a dire: «Anche Leggett racconta che…».
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Trevor Leggett (1914-2000), inglese, traduttore, interprete e autore di una trentina di testi sull’Oriente e le dottrine orientali, per lungo tempo fu allievo del filosofo e maestro di yoga Hari Prasad Shastri, al quale ha dedicato le sue opere di argomento spirituale e religioso.
Nel 1984 fu insignito di un’altissima onorificenza dall’Imperatore del Giappone, che gli riconobbe il merito di un incessante e proficuo impegno nella diffusione della cultura nipponica in Occidente.
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