Judo. Sport e Tradizione
quella agonistica, quella didattica e quella formativa e sociale, che sono l’estensione di una idea di educazione che parte dal prendersi cura del corpo per coinvolgere la mente, animati da una grande passione di condivisione.
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Il Judo ha sempre alimentato il confronto e l’incontro: per questa ragione non può restare vincolato alla “tradizione”, ingessato rigidamente nella sua forma, perché esso è in continua trasformazione.
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A distanza di circa un secolo, le proposte avanzate da Jigoro Kano, in ambito educativo, sono ancora valide, ma andrebbero riformulate, contestualizzandole e adattandole ai nuovi stili di vita, cercando di mantenere integro il nucleo centrale del suo messaggio etico, che nobilita non solo il Judo come disciplina, ma l’intero panorama sportivo. Per questa ragione il volume si compone di due parti.
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Nella prima si propone una rilettura della fenomenologia del Judo per poter meglio apprezzare le sue potenzialità innovative nello sport e nella società.
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Il Judo resta ancora oggi un manifesto educativo di notevole importanza, che non va chiuso in un cassetto e tenuto gelosamente nascosto, ma attuato con l’esempio, che parte dalla pratica quotidiana sul tatami per estendersi nei luoghi di gara, in famiglia, nel mondo della scuola e del lavoro.
Per questa ragione tre generazioni di “judoka” hanno trovato il modo per incontrarsi e poter esprimere al meglio la loro esperienza, cercando di realizzare un progetto che desse del Judo una immagine più completa. La strada è tracciata, adesso, tocca a tutti i praticanti percorrerla armoniosamente insieme, questa volta per “crescere e progredire” per davvero.
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Nicola Tempesta (Napoli 1935), è stato il primo judoka italiano a primeggiare in ambito internazionale. Nei campionati europei ha vinto due medaglie d’oro (1957 e 1961), sei d’argento e una di bronzo. Più volte campione italiano, ha partecipato alla prima olimpiade di Judo a Tokyo nel 1964. È stato allenatore della Nazionale Italiana di Judo per diversi anni, portando gli atleti italiani sui tatami di tutto il mondo con ottimi risultati. Attualmente è graduato cintura nera 8° dan.
Ferdinando Tavolucci (Roma 1945), inizia a praticare Judo nel 1957. A lungo è stato allievo dei maestri Otani, Ishii, Kikugawa e Tempesta. Nella sua attività agonistica ha conseguito tre titoli italiani, ha indossato più volte la maglia azzurra in numerosi tornei internazionali e campionati europei. Docente di “Metodo Globale di Judo” per circa vent’anni presso l’Accademia Nazionale prima e in seguito presso la Scuola nazionale di Ostia. Attualmente è graduato cintura nera 7° dan.
Giuseppe Tribuzio (Acquaviva delle Fonti – Bari 1959), pratica Judo dall’età di 16 anni. Nel 1982 è capo corso del Corso Istruttori presso l’Accademia Nazionale. Ha insegnato Judo per circa vent’anni. È Sociologo dell’Educazione e docente incaricato presso l’Università degli studi di Bari. Con Luni Editrice ha pubblicato il volume Judo. Educazione e Società, che ha avuto grande successo. Attualmente è graduato cintura nera 3° dan.
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