L’arte dell’Aikidō. L’educazione etica ed estetica del Maestro Yoji Fujimoto
Il volume ricorda e rende viva, con una serie di scritti e di foto, la figura del Maestro Yōji Fujimoto (1948-2012), VIII dan, shihan, quale imprescindibile riferimento per diverse generazioni di praticanti, per molti un vero maestro, oltre che di aikidō, anche di vita.
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Vice-direttore didattico dell’Aikikai d’Italia (Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese, di cui è fondatore e direttore didattico il Maestro Hiroshi Tada, IX dan, shihan), dagli inizi degli anni Settanta del secolo scorso fino alla sua scomparsa ha contribuito a diffondere con grande entusiasmo e professionalità il messaggio aikidoistico in tutta Italia, soprattutto al Nord, ma anche all’estero (in particolare in Russia e in Sudafrica).
Dai contributi presenti in questo volume emergono le sue riconosciute qualità tecniche e soprattutto le sue notevoli capacità metodologico-didattiche, particolarmente evolute e raffinate, nonché una naturale abilità nell’essere riuscito, nel corso dei suoi quarant’anni di insegnamento, a dare corpo a un’etica e un’estetica nell’arte dell’aikidō, molto apprezzate dai suoi tanti studenti e vissute da molti come un importante orientamento di vita.
Il Maestro Fujimoto ha formato molti praticanti con un’abilità educativa senza pari: da sempre ha manifestato un’innata predisposizione a educare la persona nella sua globalità, facendosi implicitamente portavoce di una pedagogia dell’aikidō davvero efficace e funzionale.
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Fervore, passione, serietà, sensibilità, severità, socievolezza, comunicativa, umiltà sono alcune caratteristiche che contraddistinsero il Maestro nel suo rendersi totalmente aperto e disponibile alla pratica e alla diffusione del linguaggio aikidoistico, consapevole di avere assunto la responsabilità di una missione, per niente facile, che lo ha reso un samurai della modernità.
Il volume è riccamente corredato da fotografie, molte a colori, del Maestro Fujimoto sia durante le lezioni, gli stage, i momenti anche privati. Il volume è arricchito da una intervista al Maestro Hiroshi Tada, dal Presidente dell’Aikikai Italia Maestro Franco Zoppi.
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Yōji Fujimoto (1948-2012), nacque a Yamaguchi, nel sud del Giappone.
Destinato a seguire l’arte marziale di famiglia, il kendō, di cui suo padre era maestro VIII dan presso il Dōjō Kendō della polizia locale, gli capitò, giovanissimo, di assistere a una lezione di aikidō all’Hombu Dōjō: ne rimase talmente colpito che ne cominciò la pratica assidua. Completati gli studi con la laurea in Scienze motorie all’Università Nitai, nel 1970 si trasferì in Italia per coadiuvare il Maestro Hiroshi Tada nella sua opera di diffusione dell’aikidō. Si stabilì a Milano, dove è vissuto fino alla sua scomparsa (avvenuta il 20 febbraio 2012), e da questa città cominciò un’instancabile attività che lo portò al conferimento del VII dan nel 1994 e dell’VIII dan durante il kagamibiraki del 2011. È stato vice-direttore didattico dell’Aikikai d’Italia.
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