La leggenda di Maometto in Occidente
La figura di Maometto (circa 570-632) Profeta dell’Islam, è stata, nel corso dei secoli, oggetto di due contrastanti filoni leggendari:
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Alessandro D’Ancona, illustre storico della letteratura italiana, dedicò a tale argomento questo fondamentale saggio, pubblicato nel 1889, che qui viene riproposto nella sua freschezza originaria.
da Guiberto (o Gerberto) di Nogent a Pietro il Venerabile, da Martin Polono a Jacopo da Varagine, fino a Brunetto Latini, a Dante, a Fazio degli Uberti.
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Dalle ricerche presentate dall’Autore emerge un paradossale dato: a una eccezionale fioritura di miti e leggende popolari riguardanti la figura di Maometto fa da contraltare una deprecabile quanto desolante ignoranza legata, soprattutto, a una avversione preconcetta e odio teologico, delle sue vicende biografiche e dei suoi insegnamenti e peregrinazioni.
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Con tutto ciò, Maometto è di volta in volta pagano o cristiano, totalmente illetterato o dottissimo, mago e impostore, creatore di scismi e protagonista di varie morti, sempre atroci e terribili.
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Alessandro D’Ancona (1835-1914) fu uno scrittore, critico letterario, politico e studioso delle tradizioni popolari. Professore di letteratura italiana all’Università di Pisa per quaranta anni, diresse anche il quotidiano La Nazione alla sua nascita.
Diede l’avvio all’applicazione del così detto “metodo storico” nelle ricerche letterarie. Fu senatore del Regno d’Italia, Sindaco di Pisa e tra i suoi più prestigiosi allievi vi fu il filosofo Giovanni Gentile.
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Luni Editrice ha pubblicato dello stesso Autore: I precursori di Dante.
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