La scienza del particolare. Scuola della Respirazione
La scienza del particolare. Tsuda dice di “Svuotare la testa!” Oggi se ne comprende la necessità poiché la testa è diventata una pattumiera in cui la fermentazione continua ventiquattr’ore su ventiquattro, per produrre la preoccupazione del presente e la paura dell’avvenire.
Cosa si intende per “svuotare la testa”?
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Si tratta di uno stato in cui la coscienza cessa di essere disturbata dalla successione delle idee. Al posto di una eccessiva cerebralizzazione, la vita comincia a risvegliarsi in quelle parti del corpo che fino ad allora erano rimaste in letargo.
Si ritroveranno le proprie mani, i propri piedi. Questo senso di libertà lo si può provare solo a partire dal momento in cui si abbandona la categorica separazione tra anima e corpo, in cui l’anima cessa di essere un’astrazione e il corpo una geometria. Tsuda indica soltanto la “via” dicendoci:
«Io mostro semplicemente che tutti hanno la possibilità di scoprire l’unità del proprio essere. La mia intenzione non è di consigliare, di incoraggiare le persone alla pratica. Cosa fare, cosa scegliere, è un problema che non mi riguarda. Ciascuno è libero di fare le proprie scelte. Presento temi su cui riflettere e osservo le ripercussioni».
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Itsuo Tsuda nacque nel 1914. All’età di sedici anni si rivoltò contro la volontà del padre che lo destinava a diventare l’erede dei suoi beni (diritto d primogenitura); lasciò quindi la sua famiglia e si mise a vagabondare, alla ricerca della libertà di pensiero.
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La scienza del particolare
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