La struttura morale dell’universo dantesco
Questo volume raccoglie quanto dell’opera dantesca di Luigi Valli era ancora inedito o pubblicato su riviste, vi sono contenute le sue conferenze e i commenti a quattordici canti di Dante e le note integrative alla sua scoperta del segreto della Croce e dell’Aquila nella Divina Commedia.
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L’opera dantesca di Valli si estende dal 1904 fino al 1930; seguendo tale criterio il volume è diviso in due parti: la prima comprende i suoi scritti fino al 1922, quando egli scoprì le simmetrie della Croce e dell’Aquila; la seconda, che arriva fino al 1930, porta notevoli e nuovi integrazioni ai suoi volumi di esegesi dantesca.
L’Appendice contiene due brevi scritti inediti trovati fra le sue carte che vengono pubblicati per la loro importanza.
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Con questo testo si vuole dare una visione d’insieme delle materie trattate dal grande studioso il quale dedicò la vita all’interpretazione degli scritti di Dante. Instancabile studioso e ricercatore, Valli traspare nella sua totalità di esperto assoluto delle allegorie dantesche proprio dagli scritti brevi e dalle fulminanti intuizioni. Di lampante e straordinaria profondità sono i capitoli dedicati proprio alla struttura morale dell’universo dantesco, della morte mistica nella Divina Commedia, sul “supercattolicesimo di Dante” e il parallelo tra “Ulisse e la tragedia intellettuale di Dante”.
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Luigi Valli (1878 – 1931), professore di filosofia morale all’Università di Roma, riprese, con i suoi studi le tesi sull’interpretazione allegorica della Divina Commedia e delle poesie del dolce stil novo, argomenti già affrontati da Gabriele Rossetti, Eugene Aroux, Giovanni Pascoli (che fu prima suo maestro e poi suo intimo amico), e dottrinalmente da René Guénon.
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La struttura morale dell’universo dantesco
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