La traccia naturale. Quando il piacere di dipingere non si trasforma in opera
Mai è stata accettata una traccia che esprimesse ciò che non può essere detto, né mediato con l’esigenza di comunicare con un estraneo.
*
In questo libro Stern tratta il tema che lo appassiona da quasi settanta anni, da quando, cioè, nel 1946, organizzò a Parigi il primo spazio ideato appositamente per il disegno dei bambini (ma i suoi bambini sono anche persone adulte, e alcuni di loro, che avevano iniziato quel gioco da bambini, non l’hanno più interrotto).
*
Arno Stern, che in questo luogo si mette al servizio degli altri, non vuole in nessun caso interpretare il ruolo del maestro, né cerca mai di determinare il significato di un disegno. L’interesse della sua ricerca coinvolge piuttosto lo studio della Formulazione, e rende necessaria l’indagine sulle caratteristiche, sulle componenti e sulle fasi evolutive di questo fenomeno.
*
La vita di Arno Stern è un susseguirsi di contatti e approfondimenti nel campo dell’espressione infantile, iniziati nel 1946 quando, quasi per caso, fece da «insegnante» a un gruppo di bambini orfani di guerra. Da questo primo incontro con i bambini nacque il desiderio di dedicare la vita alla ricerca dell’Espressione che rende liberi. Con l’apertura del suo primo atelier a Parigi, nel 1949, sboccia quel cammino verso la creazione del Closlieu e della «vera Espressione», che trovano, in questo libro e ne I bambini senza età (pubblicato sempre da Luni Editrice), la definitiva consacrazione nell’individuazione di un linguaggio comune, accessibile a tutti. Nel 1985 crea, a Parigi, l’Istituto di Ricerca in Semiologia dell’Espressione.
*
Recensioni