L’uomo questo sconosciuto
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La sua è dunque la vicenda di uno scienziato che, senza fare la minima deroga alla propria lucidità critica, viene condotto, per la stessa via della sua scienza, alla fede.
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Nel 1935 pubblica L’uomo questo sconosciuto, in cui, da scienziato e da filosofo, compie una disamina graffiante della società moderna e dell’uomo contemporaneo, che in alcuni passi rasenta il cinismo ma è frutto di una profonda rivolta-etica e scientifica insieme-contro un mondo sempre più contraffatto e stravolto, a onta del crescente benessere, da errori, falsità, contraddizioni.
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Per Carrel la civiltà moderna è un agglomerato, sempre più anarchico e informe, di esseri che hanno usato al massimo la propria intelligenza e la propria fatica per costruire attorno a sé un mondo sempre più artificiale, che si ripercuote massicciamente sulla loro salute fisica e psichica e solo sulla loro autonomia.
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Opera importante – e controversa – del pensiero moderno, L’uomo, questo sconosciuto è un tentativo di analisi complessiva e di riprogettazione della natura umana quale più nessuno aveva avuto il coraggio di compiere dopo i primi decenni del XIX secolo.
La presente traduzione di L’uomo questo sconosciuto è stata condotta sulla nuova edizione francese curata dalla Librairie Plon nel 1997, che riprende quella pubblicata nel 1935.
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Alexis Carrel (1873-1944), fisiologo e chirurgo francese, divenne direttore della Divisione di Chirurgia sperimentale del Rockefeller Institute for Medical Research di New York dopo che si trasferì negli Stati Uniti nel 1905.
Nel 1912 ricevette ette il premio Nobel per la Medicina per i suoi studi di chirurgia vascolare. Grazie alle sue ricerche, e alle tecnologie ideate e realizzate in collaborazione con Charles Lindbergh – il trasvolatore dell’Atlantico – la scienza medica poté compiere passi da gigante, aprendo la strada alla moderna tecnica dei trapianti.
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Scopri tutta la collana Attraverso lo specchio
Attraverso lo specchio vuol essere un apporto alla tradizione e alla storia della tradizione educativa e pedagogica occidentale, con qualche excursus più generale sulla società civile contemporanea e sui suoi costumi.
Fulcro e motore della collana è il rapporto tra il mondo infantile e quello degli adulti.
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Antonio Cristofani –
Fantastico. Mi vorrei rifare ad una frase che ho sentito nel fil Ben Hur.
” L’uomo e più di quello che si sa “