Momo. Leon Battista Alberti
Traduzione dal testo latino, note e Postfazione di Mario Martelli
*
Momo è un testo permeato di mitologia e di umorismo: scritto in latino intorno alla metà del Quattrocento, è un romanzo satirico che affronta con amarezza e ironia i rapporti tra letteratura e potere politico, tanto da poter sembrare un’allegoria che delinea un universo turbato nei suoi princìpi nel quale le “cose” divine sono offuscate da discordie di ogni genere e dove l’umanità è in una condizione di sofferenza.
*
Si potrebbe dire che l’Alberti voglia descrivere l’aspetto del prossimo futuro, del Rinascimento in arrivo, nel quale le zone d’ombra e i percorsi surreali fanno parte di un mondo che ufficialmente punta sulla ragione e sulla bellezza.
Alberti tenta in queste pagine una sorta di gioco che tra sorriso e satira, costruisce quello che unanimemente viene considerato il capolavoro in prosa dell’Umanesimo quattrocentesco e uno dei più alti vertici della letteratura umoristica rinascimentale ma forse anche mondiale, in lingua latina.
*
*
Leon Battista Alberti (Genova 1404 – Roma 1472) è stata una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento, considerato, con Brunelleschi, il padre dell’architettura del suo tempo.
Nelle sue opere umanistiche, tra cui Momo, critica vizi e difetti della società del suo tempo e suggerisce il modello di quello che, a suo avviso, dovrebbe essere il governante ideale.
*
*
• L'”Utopia” diventa realtà. Ecco l’avventura più folle di Silvio Berlusconi
*
Scopri tutta la collana Bibilioteca dell’Utopia
Recensioni