Musashi e le arti marziali giapponesi
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senza questa analisi preliminare, il testo leggendario ed esoterico attraverso il quale egli la vuole tramandare alla sua Scuola (il Libro dei Cinque Elementi, o Gorin-no-sho pubblicato anch’esso da Luni), rimane una sfinge.
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Tokitsu studia e cerca di decrittare l’insegnamento di Musashi dalle sue azioni e dai testi, istituendo intrecci con la pratica e le ricerca degli adepti contemporanei.
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Con la svolta Meiji del 1868 il contesto sociale e spirituale della Via del guerriero scompare e alla ricerca basata sul confronto reale, sulla lotta per la vita o per la morte con un avversario, si sostituisce quella incruenta e di autoperfezionamento del budo:
Perno della coordinazione tra corpo e mente è l’energia interna – il Ki.
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ecco la perennità dell’insegnamento di quel samurai atipico che Miyamoto Musashi per tutti i sinceri e veri partecipanti di arti marziali.
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Musashi (1584-1642), è una figura leggendaria della cultura popolare giapponese; maestro di spada, pittore, scultore, calligrafo, ci ha lasciato un’opera scritta che occupa un posto rilevante nella storia dell’arte giapponese della spada. La strategia e la riflessione sul combattimento che fanno da sfondo alla sua vita le conferiscono una pluralità di dimensioni.
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Kenji Tokitsu, nato a Yamaguchi in Giappone nel 1947, all’età di 15 anni inizia la pratica del karate (stile Shito Ryu) per poi passare alla scuola Shotokan.
Conseguita la laurea all’Università Hitotsubashi, nel 1971 si trasferisce a Parigi come assistente del Maestro Taiji Kase. Lo studio delle scienze umane e della sociologia (disciplina nella quale si laurea a Parigi), lo portano dopo molti anni di pratica a muovere le prime critiche alla scuola Shotokan. Ritorna pertanto in Giappone per andare a ritrovare le vere origini del karate del fondatore Gichin Funakoshi.
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I suoi studi teorici e pratici lo portano ad abbandonare definitivamente lo stile Shotokan e a dedicarsi interamente alla ricerca iniziando a praticare Taiji Quan, Qi Gong e inizia così i suoi viaggi in Cina e Taiwan dove studia Xing Yi Quan e Bagua Quan.
Nel 1983 fonda a Parigi la scuola “Shaolin-mon karate do” nella quale comincia a strutturare un metodo di combattimento a mano nuda che si inserisce nel solco della tradizione, sintesi originale delle arti di combattimento giapponesi e cinesi unite per la ricerca di una efficacia che dura per tutta la vita perché crea salute e benessere.
Dal 2002 la sua pratica si rivolge soprattutto alla presentazione di esercizi pensati per conservare un’efficacia che si prolunga durante tutta la vita e che si accompagna a un benessere attraverso una regolazione sapiente dell’energia. Sintesi di tutte le sue ricerche e del suo personale metodo si trovano oggi nella “Tokitsu-ryu”, da lui fondata.
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Di Kenji Tokitsu la Luni Editrice ha pubblicato:
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