Note e ricerche sugli «Illuminati» e il Misticismo rivoluzionario
Renzo De Felice è noto al pubblico come grande studioso del fascismo, eppure agli inizi degli anni Sessanta le sue ricerche storiografiche si concentrarono sulla stagione rivoluzionaria dell’Italia post-napoleonica.
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Per l’Autore il misticismo rivoluzionario era qualcosa di molto importante, “un aspetto della vita religiosa e della sensibilità in senso lato di fine Settecento che sino ad oggi ci pare sia stato troppo trascurato e sottovalutato”.
Come riporta De Felice nell’Introduzione “La mentalità moderna rifiuta in genere il fatto mistico, non sa rendersene ragione, lo considera un caso, avulso dal concreto sviluppo storico, mostra per esso soltanto della curiosità”.
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In alcuni casi esso viene ridotto a fatto filosofico, in altri viene interpretato dal punto di vista medico-psichiatrico, i cattolici tendono invece a circoscriverlo rigidamente all’intimità con Dio. In tutti questi casi il fatto mistico viene elevato al di sopra della storia e ciò giustifica come mai fino a questo momento esso sia stato oggetto di studio unicamente da parte della storia delle religioni.
Da dopo la Rivoluzione francese il misticismo è tutt’altro, perde la sua caratteristica cristiana pur rimanendovi fedele e si razionalizza, si politicizza, assume nuovi valori.
A fianco dell’apocalitticismo cattolico conservatore se ne individua un altro più diffuso, in chiave cattolico-moderata e cristiano-rivoluzionaria, che interpreta favorevolmente la Rivoluzione francese vedendo in essa il primo passo di una futura radicale trasformazione dell’umanità.
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Secondo l’Autore, a questo secondo apocalitticismo è stata riservata poca attenzione, venendo letto unicamente come fenomeno psicologico, senza mai studiarne l’aspetto concretamente politico.
Per questo motivo Renzo De Felice affrontò e approfondi questa tematica nel volume qui presentato, rarissima e introvabile pubblicazione ormai praticamente sconosciuta, che Luni Editrice mette nuovamente a disposizione del lettore italiano.
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Renzo De Felice (1929-1996) ebbe come maestri Federico Chabod e Delio Cantimori; dopo i primi studi sul giacobinismo, passò a occuparsi prevalentemente di fascismo. Iscritto al Pci, ne uscì nel 1956 in seguito ai fatti di Ungheria.Ha insegnato a Salerno e alla Sapienza di Roma. Nel 1970 fondò «Storia contemporanea», edita dal Mulino. Fra le varie collaborazioni giornalistiche si segnalano, dal 1968 al 1972 quella al «Corriere della sera», diretto da Giovanni Spadolini, e dal 1974 a «il Giornale nuovo» di Indro Montanelli.
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Di Renzo De Felice Luni Editrice pubblicato:
Scritti giornalistici, Vol. 1 – Tomo (1960-1974)
Scritti giornalistici, Vol. 1 – Tomo II (1974-1977)
Scritti giornalistici, Vol. 2 – Tomo I (1978-1983)
Scritti giornalistici, Vol. 2– Tomo II (1984-1988)
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