Quando ridiventerò bambino
Presentare un libro significa conoscerlo, amarlo e, intrisi d’esso, perpetuarlo nei piccoli ricordi quotidiani, nelle piccole azione insignificanti che tuttavia determinano quel lento procedere che è il nostro vivere.
*
Questo è il libro della memoria, del riaffiorare tenue dei ricordi dolci amari di quella fanciullezza che, tanto sognata quanto ridesiderata, ha determinato il nostro presente e che ritornerà, come immagine nitida e ammiccante, nella nostra vecchiaia.
È questo il romanzo del ricongiungimento speranzoso e triste tra quanto ancora oggi ci rimane scolpito nel cuore di quel periodo della nostra vita, e quanto vi s’incide nel vivere quotidiano. È l’educatore, il pensatore adulto che, ridiventato bambino si ricongiunge non all’«angosciante banalità» della azioni dei bambini, così vicine eppure tanto incredibilmente lontane dal mondo degli adulti, ma alle piccole, minime insignificanti azioni, in quelle piccole madeleine che sempre ci capita di rievocare.
*
Dice Korczak:
«Rimango lì, nella stanza ormai scura, e penso a tutte le cose strane e tristi che fanno parte della vita. È l’ora in cui migliaia di bambini, in migliaia di stanze, riflettono come me, su quello che succede dentro di loro e nel mondo che li circonda. Questi pensieri, gli adulti non li conoscono. D’altronde, come potrebbero conoscerli? Se mai si avvicinano a noi, in quei momenti, è solo per chiederci: “Cosa fai qui? Perché non giochi? Perché questo silenzio?” «Fanno fatica a capire che dopo aver corso, giocato e guardato cose di ogni tipo, un bambino possa provare il bisogno di ritirarsi in un angolo. Tuttavia, in questo momento, egli è costretto a intrattenersi con se stesso, perché sono pochissimi i bambini forse uno su mille) che possono trovare un aiuto e un appoggio in un adulto o in un amico».
Leggendo questo romanzo si ha l’impressione di rivivere la propria fanciullezza e di sentirsi intrappolati in questo inquietante presente scoprendo che, unico rimedio al continuo sprofondare, ridiventa il ritirarsi in un angolo per ascoltare ancora, quel timido, sincero battito del cuore che ci è stato compagno per tutta l’infanzia.
*
*
Questo «romanzo» “Quando ridiventerò bambino” è la memoria della fanciullezza, le sue pagine ci riportano a quel mondo lontano e perduto del nostro essere piccoli.
*
Janusz Korczak (Varsavia 1878 – Treblinka 1942), libero pensatore, poeta e medico, fu, secondo Bruno Bettelheim «uno dei più grandi educatori di tutti i tempi». Consacrò ai bambini l’intera esistenza.
*
Il diritto del bambino al rispetto, Come amare il bambino, Quando ridiventerò bambino, Diario del Ghetto, Ricordi di fanciullezza, Da solo a solo con Dio
*
Recensioni