Sussurrale ai cammelli. Vita e detti di un grande maestro sufi
– vera pietra angolare del sufismo persiano – maestosi e sorprendenti slanci devozionali si coniugano alle più brutali suggestioni ascetiche.
Le pagine che seguono si incentrano sulla traduzione, annotata e commentata, di una ricca crestomazia di suoi detti e apologhi, mutuati dalle fonti originali.
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Nella storia della letteratura esoterica di espressione arabo-persiana, a molti di questi testi è stata generalmente applicata la definizione, quanto mai congeniale, di “locuzioni teopatiche”,
quasi a sottolineare come le parole dello stesso al-Bisṭāmī, gravide di enigmi, allusioni e paradossi, quando non connotate da un lessico addirittura eversivo dell’ordine costituito, vadano lette — in buona sostanza — come il portato più genuino di una coscienza estatica, in preda alla vertigine del divino, costretta, suo malgrado, a deragliare dalle forme canoniche del discorso religioso ortodosso per abbandonarsi all’ebbrezza incomparabile della unio mystica.
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Il volume si apre con una introduzione storica e critica volta a lumeggiare gli aspetti più qualificanti dell’insegnamento del grande maestro persiano, ed è arricchito dalla prefazione di Bartolomeo Pirone, che a questo proposito rileva:
«Ci saranno pure silenzi che avranno bisogno di parole per essere o divenire fulgenti astri dell’esperienza singolare del mistico, sì che di lui e dell’universo delle sue contemplazioni si possa lambire almeno l’orlo e uscire forse guariti dalla ridda di valori e di inclinazioni che ci legano alla materialità di molti tra i nostri percorsi di vita.
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L’estasi di cui visse e ha parlato ampiamente al-Bisṭāmī è solo l’interiorizzazione dell’io meditativo, che travolge gli orizzonti del tempo e dello spazio e si illimita, abbattendo i densi o fragili diaframmi del muoversi uomo tra uomini, nel ridotto durare della vita sulla terra.
Ecco il cuore della mistica musulmana».
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Angelo Iacovella (Roma, 1968) è professore associato di Lingua e Letteratura Araba presso la Facoltà di Scienze della Politica e delle Dinamiche Psico-sociali della Libera Università degli Studi Internazionali (UNINT) di Roma. Medievista per vocazione, si è a lungo occupato di letteratura araba di intonazione mistico-religiosa.
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Autore di numerosi saggi e monografie sulla civiltà arabo-islamica, ha pubblicato, tra l’altro, L’epistola dei settanta veli di Ibn ʿArabī; Il pettine e la brocca. Detti arabi di Gesù; Il concerto mistico e l’estasi di al–Ghazālī,; I segreti dei fiori e degli uccelli di al–Muqaddasī.
Ha curato, in collaborazione con Alberto Ventura, il volume miscellaneo Il fondamentalismo islamico.
Tra i suoi lavori più recenti: Sigilmassa. Fonti per servire alla storia (materiale e immateriale) di un’antica città carovaniera e Sesamo! Pagine di cultura arabo-islamica (quest’ultimo per Luni Editrice).
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