Ueshiba. La biografia del fondatore dell’aikidō
In questo volume è narrata la vita di un maestro di arti marziali di questo secolo, Morihei Ueshiba.
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Non di un maestro qualsiasi, ma del fondatore di quella disciplina che tende a «unire lo spirito in armonia con l’universo» e che in tutto il mondo oggi è conosciuta con il nome di Ai-Ki-Dō.
Ma fu proprio Ueshiba a «fondare» l’aikidō o non fu invece il contrario, affermando che fu l’aikidō o la sua intima espressione spirituale a fondare Ueshiba?
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Questa biografia tenta di testimoniare, secondo le parole stesse dell’autore, «più il perché e il come della ricerca del Maestro piuttosto che il dove e il quando, concentrando il lavoro sull’analisi delle persone, degli eventi e delle idee che più lo hanno influenzato», svelando una nuova dimensione interpretativa di tutta la filosofia di Ueshiba e dell’aikidō.
L’autore ha diviso il volume in due parti: una prima parte storica, nella quale sono per la prima volta presentati fatti e notizie inedite sulla vita di Ueshiba; la restante parte del volume, che è la quasi totalità, è dedicata all’esposizione della filosofia che sta alla base di questa disciplina e all’analisi delle persone, degli allievi e delle conoscenze che Ueshiba fece durante i suoi ottantasei anni, e delle sue considerazioni o detti relativi alla pratica delle arti marziali, del Budō (la Via del Guerriero) e dell’aikidō.
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Ueshiba dedicò l’esistenza alla pratica delle arti marziali, e come lui stesso ricorderà, nel 1925, a quarantadue anni, ebbe una specie di visione che influenzò il resto della sua vita:
«Ho iniziato a praticare attorno ai quindici anni, facendo visita a molti maestri di spada e di Ju-Jitsu. Ho padroneggiato in pochi mesi le tecniche segrete di quelle scuole, ma nessuna di esse mi soddisfaceva. Così mi avvicinai a diverse religioni, senza peraltro ottenere una risposta concreta.
Nella primavera del 1925, nel giardino, sentii tremare l’Universo: uno spirito apparve e coprì di un velo dorato il mio corpo. Mente e corpo divennero luce e compresi il cinguettìo degli uccelli, essendo consapevole della mente del Creatore. Fui illuminato: l’origine del Budō è l’amore di Dio, lo spirito paterno verso tutti gli esseri. Lacrime di gioia mi scorrevano sulle guance.
Da allora sono cosciente che la Terra è la mia casa e sole, luna e stelle sono ciò che possiedo; mi sono liberato da ogni desiderio di posizione sociale, di nome, di ricchezza e anche di essere forte».
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Nei suoi ultimi anni di vita egli non insegnava più le tecniche ma istruiva gli allievi attraverso l’esempio e l’intuizione.
La sua frase ricorrente era «io sono solo una guida, imparate da soli».
Poco prima di morire prese il pennello e compose una frase che più di tutte le altre da lui usate rappresenta l’essenza profonda dell’aikidō, dandone al tempo stesso il senso totale: «Manifesto, nascosto, divino: tre mondi rilevati dal Sentiero gioioso dell’Amore».
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Ueshiba. La biografia del fondatore dell’aikidō.
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