di Carolina Tocci
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Simone, l’insegnante di Judo che ha abolito ogni barriera
Ci sono storie talmente potenti che riescono a cambiare la vita degli altri. Storie diverse ma non di diversità, piuttosto di non omologazione. A volte sono favole a lieto fine, come quella che stiamo per raccontare.
È l’ottobre del 2002 e Simone, 12 anni, entra per la prima volta in una palestra di Roma in cui si pratica il judo e decide che sarebbe diventato cintura nera. Oggi Simone ha 33 anni, è diventato cintura nera ed è il primo insegnante tecnico con disabilità cognitiva riconosciuto dal Coni e dalla Fijlkam (Federazione italiana judo lotta karate arti marziali), il primo nella storia italiana del judo.
Ma non solo. Nel 2020 l’insegnante di judo di Simone, Fabio La Malfa, scrive un libro per raccontare la storia di quello che è stato il suo allievo più sorprendente, L’avventura di Simone, illustrato da Andrea Di Noi, edito da Luni Editrice.
Dal libro è nato un altro progetto ancora più ambizioso, coordinato dalla Dott.ssa Nicole Maussier, Responsabile della formazione del settore disabili e progetti di attività adattata della Fijikam, quello di voler raccontare la storia di Simone nelle scuole, per sensibilizzare le nuove generazioni all’inclusione, puntando a far percepire ai più giovani la diversità come un’occasione di crescita collettiva e non come un ostacolo.
La vera inclusione è un fenomeno biunivoco.
Crescere insieme accettando i limiti altrui, imparando a riconoscere la dignità che merita ogni diversità, valorizzandola e sfruttandola come risorsa per l’intero gruppo. Facile a dirsi, molto meno a farsi. E Fabio, il maestro di Simone, lo sa bene. Fondatore della Scuola Judo Tomita di Roma insieme ad Alessandro Possagno, insegna questa disciplina da oltre vent’anni, ha aperto i corsi a persone di tutte le età e in tutte le condizioni. “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi quando abbiamo visto i risultati ottenuti con i bambini che avevano avuto Simone come insegnante – asserisce con un certo orgoglio.
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La sua presenza è andata ben oltre le parole e i moniti, tanto da riuscire a cambiare davvero l’atteggiamento che quei piccoli judoka avevano nei confronti della disabilità. Il fatto di avere Simone come insegnante, quindi come figura autorevole con la quale rapportarsi costantemente, ha fatto scattare in loro qualcosa che speriamo possa portarli, nel quotidiano, a relazionarsi con le persone con disabilità, nello stesso modo in cui hanno fatto con il maestro Simone”.
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Oltre i pregiudizi
Simone la mattina lavora in un supermercato e il pomeriggio insegna judo. Va al cinema, ha una stanza piena di libri – è un fan di Harry Potter – fumetti e videogiochi e ha raggiunto una certa indipendenza. Sarà messo costantemente alla prova, la sua condizione fisica continuerà a non essere accettata da tutti e tanti genitori si troveranno spaesati nel vedere che, sì, l’insegnante di judo di loro figlio è un ragazzo affetto da sindrome di Down.
Ma la diffusione della sua storia, un vero e proprio racconto di formazione sull’accettazione del sé e sul superamento dei propri limiti, che oltrepassa le barriere imposte da stereotipi e pregiudizi, continua a essere un faro che ci auguriamo arrivi a illuminare quelli che, per abitudine o per convenzione, trasformano le differenze in disuguaglianze.
Alla prossima favola.
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Il libro → L’avventura di Simone
La casa editrice Luni nasce nel 1992 con lo scopo di diffondere le idee che animano la riflessione italiana rendendo disponibili e accessibili al pubblico italiano molti testi del mondo Orientale spesso introvabili.
Tatami e perseveranza – Tatami e perseveranza
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