Turandot tra Oriente e Occidente

 

TURADOT

 

Articolo tratto da: ICOO 10 -2020 (qui il PDF)

 

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L a versione integrale di Turandot, pubblicata a inizio Settecento dall’orientalista francese François Pétis de la Croix, è un bell’esempio di contaminazione culturale:

 

un racconto persiano, trovato in un’antologia turca, riproposto in francese da un orientalista che lo ha arricchito di note sulle tradizioni persiane, tartare e cinesi, incrementando l’immaginario europeo del tempo delle chinoiseries, reinterpretato più e più volte da poeti, artisti, musicisti, drammaturghi europei in francese, italiano, tedesco… fino al capolavoro musicale di Puccini.

L’opera immortale di Puccini non racconta che una parte della lunga storia, il cuore.

 

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→ La vera storia di Turandot – nella versione integrale – ora riproposta da Luni Editrice in una nuova traduzione, con adattamento e cura di Isabella Doniselli Eramo – epiche battaglie e atti di eroismo, vili tradimenti e vendette spietate, fughe e peregrinazioni attraverso le steppe dell’Asia centrale, ospitalità misericordiosa e colpi di fortuna, gesti di lealtà, sacrifici e ricompense, accompagnano il principe Calaf verso l’incontro fatidico con Turandot.

 

 

Inizia così una storia ormai nota a tutti, quella di Turandot, la bella principessa della Cina, gelida e spietata, vinta solo dalla forza dell’amore e dal coraggio di un principe temerario e innamorato che, sostenuto dalla sua cultura e dalla sua passione, risolve i famosi inestricabili enigmi.

 

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Una storia resa indimenticabile dalla versione che il genio musicale di Giacomo Puccini ha portato alla ribalta in tutti i teatri del mondo. Ma se Puccini ne racconta solo una parte, in questo libro si può leggere per intero tutta la vera storia di Turandot, fino a quando il suo primo figlio sale al trono del Celeste Impero.

 

Giacomo-Puccini-

 

La storia di Turandot o, meglio, la Storia del principe Calaf e della principessa della Cina, colpì subito, fin dalla prima pubblicazione nel 1712, l’immaginazione dei contemporanei e molti furono coloro che vi si ispirarono. Dalla Princesse de la Chine di Lesage nel 1729, a Turandot di Carlo Gozzi nel 1762, alla traduzione di Schiller messa in scena da Goethe a Weimar nel 1802 e corredata da musiche di scena da Weber nel 1809; fino ad arrivare alla Turandot di Ferruccio Busoni del 1917 e nel 1926 al capolavoro di Puccini e dei librettisti Adami e Simoni che ha dato alla fiaba celebrità a livello mondiale.

“Rileggere – ha scritto Armando Torno sul Sole 24ore di domenica 4 ottobre – nella traduzione dall’originale francese la vicenda di Turandot, di cui Puccini utilizza soltanto una parte, significa perdersi in un mondo che aveva molta più fantasia e meno confini culturali del nostro”.

 

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Pétis de la Croix

François Pétis de La Croix (1653-1713) è uno dei pionieri degli studi orientalistici in Francia. Figlio del segretario-interprete del Re Sole per le lingue del Medio Oriente, fu avviato dal padre a succedergli nell’incarico. Non ancora diciottenne fu inviato ad Aleppo in Siria; successivamente soggiornò a Bagdad, Diyarbakir, Mosul e Bassora da dove partì per la Persia. Dal 1674 al 1676 visse a Isfahan.

 

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L’obiettivo era apprendere le lingue (arabo, turco, persiano e vari dialetti) e familiarizzarsi con le tradizioni culturali locali, iniziando dalla letteratura, la poesia, la musica.

Soggiornò anche a lungo a Costantinopoli, dove approfondì la conoscenza della lingua turca. Rientrato in Francia nel 1681, dopo circa dieci anni in Medio Oriente, subentrò al padre come traduttore di fiducia del re ed ebbe anche la cattedra di lingua araba al Collège Royal.

Il grande successo delle Mille e una notte del collega arabista Antoine Galland, spinse Pétis de La Croix a dedicarsi anche a opere destinate al grande pubblico, tra le quali Histoire de la Sultane de Perse et des Vizirs (1707) e Mille et Un Jours, Contes Persans pubblicati tra il 1710 e il 1712.

Da quest’opera è stata tratta la storia di Turandot, che ha per titolo originale Storia del principe Calaf e della principessa della Cina.

 

La vera storia di Turandot

Il libro: → La vera storia di Turandot

 

 


 

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La casa editrice Luni nasce nel 1992 con lo scopo di diffondere le idee che animano la riflessione italiana rendendo disponibili e accessibili al pubblico italiano molti testi del mondo Orientale spesso introvabili.

 


 

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